La biodiversità è la varietà
degli esseri viventi che popolano la terra.
Una varietà incredibile di geni, specie ed ecosistemi tutti legati uno
all'altro, tutti indispensabili.
La biodiversità è quel patrimonio universale frutto di tre miliardi e
mezzo di anni di evoluzione, che rischia ora di essere fortemente
impoverito e che, al contrario, deve essere salvaguardato per garantire
la nostra vita e quella delle generazioni future. Il festival vuole
coinvolgere sempre più persone a comprendere ed apprezzare l'importanza
della riqualificazione ambientale e naturalistica, i paesaggi rurali e
naturali anche nelle grandi città, gli ecosistemi a rischio di
estinzione, le culture rispettose della natura.
Perchè la biodiversità
urbana è importante?
Ha senso parlare di conservazione della biodiversità nelle aree urbane
?
Gli ambienti urbani meritano di essere considerati e valorizzati in
qualità di habitat per animali e piante selvatiche per due funzioni
principali:
Funzioni dirette: contributo alla conservazione della biodiversità
locale e protezione di alcune specie minacciate e d’interesse
conservazionistico, che vi trovano un habitat idoneo. La conservazione
della natura in città é quindi utile per la biodiversità in senso
stretto, visti gli alti livelli di biodiversità spesso presenti negli
ambienti urbani, in confronto a quelli rurali circostanti;
Funzioni indirette: sensibilizzazione e sviluppo di una corretta
percezione nei cittadini, soprattutto nei giovani, che vivono in aree
con biodiversità impoverita, perdendo il contatto quotidiano con la
natura.
Il motivo principale per cui è importante la biodiversità urbana
riguarda quindi l’incremento della sensibilità da parte della gente:
non dobbiamo dimenticarci che gran parte delle persone vive nelle aree
urbane, ed è in questi luoghi che vengono assunte le decisioni
politiche.
Il contatto con la natura “dietro casa” è essenziale per aumentare la
consapevolezza sull’importanza della biodiversità a livello globale. Al
tempo stesso gran parte dei piani e delle strategie per la
conservazione della biodiversità, su base regionale, hanno tralasciato
l’ambiente urbano. Si tratta di un grave errore, non tanto perché le
città rivestono un ruolo prioritario tra gli ecosistemi da conservare,
quanto perché qui vive gran parte della popolazione umana.
In quest’ambiente la gente plasma la propria percezione nei confronti
della natura; qui avvengono i processi decisionali che riguardano gli
ecosistemi di tutto il mondo. Inoltre, le aree urbane hanno un ruolo
non indifferente nel causare trasformazioni del clima globale (global
change). L’impatto delle città va ben oltre i confini cittadini e la
rapida urbanizzazione, avvenuta nell’ultimo mezzo secolo, ha cambiato
la faccia della Terra probabilmente più di ogni altra attività umana
nel corso della storia (Worldwatch Insitute, 2007).
La voce “urbanizzazione e industrializzazione”ricorre 51 volte (11,9%),
trovandosi al secondo posto tra le attività che influenzano la
protezione dei siti della rete ecologica europea Natura 2000. E’,
infine, utile ricordare che ci sono 300 siti Natura 2000 entro, o
vicino, alle città. Valorizzando la biodiversità e le aree verdi urbane
si soddisfano le esigenze necessarie per un funzionamento più
equilibrato dell’ecosistema urbano.
La presenza di natura è essenziale per lo sviluppo di una qualità della
vita urbana sostenibile:
- Serbatoio di biodiversità: le aree urbane, ed in
particolare i parchi storici delle città, possono ospitare più specie
animali e vegetali di quante ne se possano trovare nelle campagne
circostanti. Alcune di queste specie sono minacciate e d’interesse
conservazionistico.
- Miglioramento della qualità urbana: le aree verdi
filtrano l’inquinamento atmosferico derivante da trasporti,
riscaldamento e industrie; sono serbatoi di ossigeno e attutiscono i
rumori prodotti dai veicoli, schiamazzi e lavori in corso. I cittadini
devono poter disporre di spazi verdi accessibili a breve distanza dai
luoghi di vita abituale, per svolgere funzioni ricreative, sportive e
sociali. Il Rapporto dell’English Nature “Accessible natural greenspace
in town sand cities: A review of appropriate size and distance
criteria” fissa il seguente standard: un cittadino dovrebbe essere in
grado di disporre di un’area verde di almeno 2 ettari entro 0,5 km da
casa, ed almeno un’area di 20 ettari entro 2 km (Harrison et al.,
1995).
- Promozione del turismo compatibile: i turisti,sia
quelli italiani ma soprattutto gli stranieri, sono attratti non solo
dal patrimonio monumentale e culturale ma , in molti casi, anche dalla
natura (piante, uccelli, altri animali, habitat). Le città, già meta di
numerosi visitatori, dispongono così di ulteriori opportunità per
offrire percorsi e differenziare le richieste.
- Gestione della fauna urbana: alcune specie della
fauna sinantropica pongono problemi di convivenza. Ne sono esempio: il
Colombo di città (Columbia livia forma domestica) e
lo Storno (Sturnus vulgaris). Una gestione corretta
di queste presenze passa attraverso un’idonea pianificazione
dell’ecosistema urbano (ad esempio la progettazione degli edifici e
delle aree verdi).
Dinetti M., 2009 - Biodiversità
Urbana conoscere e gestire habitat, piante e animali nelle città -
Tipografia Bandecchi & Vivaldi - Pontedera